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L'abbiamo trascurata, ferita, abbandonata. Abbiamo provato anche a dimenticarla e forse ci saremmo riusciti, senza le settimane bianche, senza le ferite che di tanto in tanto ci ha inferto, perché la montagna dimenticata è anche la montagna che si rovescia a valle. E più l'abbiamo dimenticata più ci siamo anche scordati di noi, di ciò che siamo stati, di ciò che in parte siamo ancora. E allora, ancora una volta, Erodoto108 raccoglie la sfida e prova a non accontentarsi di ciò che è già stato visto e raccontato. Non più la montagna da cartolina, ma la montagna di chi ci abita, di chi resiste e magari inventa qualcosa di diverso, non solo qualche buon suggerimento per i nostri cammini o le nostre esplorazioni. Piuttosto un ventaglio di storie per cucire passato e futuro. Una riflessione collettiva sulle terre alte, sull'abbandono dell'Appennino, sulle vie della transumanza, sul rifugio CAI più basso d'Italia, sui cieli ad alte quote. Con le voci tra gli altri di Paolo Cognetti, Irene Borgna, Mauro Varotto, Paolo Ciampi, Mario Ferraguti, Antonio Bortoluzzi, Susanna Cressatti, Linda Cottino... e poi nel numero si viaggia anche a Sarajevo, in Abruzzo e in Puglia.